Gabriele Zarotti

Gli occhi delle donne.




Sono diversi 

gli occhi delle donne

oggi


quando li incontri

per la via

luminosi

squillanti.

 

Oggi più di ieri

sopra la mascherina.

 



Vanno spediti. 

 

Si fanno strada

fra tanti sguardi spenti 

smarriti.




Hanno passo sicuro

gli occhi delle donne

e mentre guardano

ti guardano,

vedono, 

e riflettono

in silenzio.





Guardano avanti

fiduciosi

fino al termine della strada

gli occhi delle donne,

tetragoni e pazienti.





Si specchiano 

in mute vetrine, 

bar assonnati,

disegnano incerte file per la spesa,

aspettano pazienti un farmaco

o il pane quotidiano.

 



Ti lanciano sguardi 

gli occhi delle donne

a volte pungenti

a volte curiosi

a volte ammiccanti

sempre comprensivi e tolleranti.

 



Sembra che parlino

gli occhi delle donne,

che dicano

avanti 

coraggio

la vita è bella,

sorridi dunque

è primavera,

volano nell’aria i profumi.

 

 

Noi lo sappiamo,

noi che di buie stagioni 

ne abbiamo viste tante.





Perché

noi siamo gli occhi delle donne,

luce di questa oscura società, 

intrepidi equilibristi 

sul filo dell’abisso.





Noi siamo 

Il lenitivo

la tua compagnia

la tua ricompensa 

la tua bussola 

il tuo approdo.





Non piegarti

non disperare.



Noi saremo, saremo sempre qui

per regalarti,

appena aperti gli occhi,

il sorriso

del primo viatico.





Per sussurrarti,

quando resterà 

la ferita del ricordo:

bentornato! 

bentornato alla vita!

 

 

 

 

 

 

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Toutes les droites appartiennent à son auteur Il a été publié sur e-Stories.org par la demande de Gabriele Zarotti.
Publié sur e-Stories.org sur 08.05.2021.

 
 

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