ho sognato di essere uno spazzacamino
e piangevo per la gente che mi passava sotto
per le strade
così tanti e così inutilmente disperati
soffiavo via le lacrime dal naso
ed erano nere di fuliggine
ho sognato di essere un fornaio
e piangevo per la gente che comprava da mangiare
così attenti nel contare i soldi
ed i pezzi di pane
soffiavo via le lacrime dal naso
ed erano bianche per la farina
ho sognato di essere un medico
e non avevo più lacrime per nessuno
non potevo soffiare via nè fuliggine nè farina.
ed il dolore vuoto andava via dagli occhi invisibile e silenzioso
ho sognato di essere un soldato
ed ho pianto per la gente che moriva
e per quelli che restavano soli
e soffiavo via dalla mia testa non lacrime
ma caldo sangue
ed erano insieme
gocce del mio e gocce di tanti altri.
se mi si chiedesse il senso di quello che scrivo non saprei rispondere...
l'attimo in cui i pensieri si trasformano in parole é denso di significati ma quando le leggo mi sento come estraneo ad esse...resta tuttavia una profonda emozione mentre tento di capirle...Commentaire d´auteur
Toutes les droites appartiennent à son auteur Il a été publié sur e-Stories.org par la demande de Domenico Colella.
Publié sur e-Stories.org sur 20.07.2009.
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